Lafarge SA

violazioni OIL 87 : I lavoratori di Woojin Industry, ditta di subappalto creato da vecchi quadri intermedi della cimentificio LaFarge Halla, che opera direttamente sotto gli ordini ed il controllo di LaFarge Halla, hanno lanciato una campagna d'intimidazione nei confronti di 35 dipendenti dell'impresa quando hanno appreso che, inizio marzo, più due terzi di loro avevano raggiunto le file della Federazione coreana dei lavoratori della chimica e del tessile (KCTF). Il 9 marzo, due giorni dopo avere avuto vento dell'azione dei lavoratori, LaFarge Halla hanno proposto un nuovo insieme di piani per le sue dieci ditte di subappalto collegate alla fabbrica di Okgye; questi piani prevedevano in particolare lo smantellamento delle operazioni di Woojin Industry. Ex dipendente della direzione da LaFarge Halla, Kim Eunsoo, P. di Woojin, ha annunciato il colore ai lavoratori il giorno stesso ed ha stabilito, per la prima volta e certamente non l'ultimo, un legame di causa ad effetto tra la sindacalizzazione dei dipendenti ed ogni decisione futura eventuale di chiusura della cimentificio di Woojin. Lavoratori di Woojin hanno segnalato che l'11 marzo, nel corso di una riunione in presenza di tutte le forze di lavoro della fabbrica, Eunsoo ha chiaramente detto: "se rinunciate ad aderire al sindacato, non chiuderò la fabbrica". Quando la KCTF ha incontrato Kim Eunsoo il 28 marzo per iniziare i negoziati collettivi, il sig. Eunsoo ha rifiutato di entrare in negoziati di sostanza poiché, ha precisato, Woojin era sul punto di chiudere le sue porte il 31 marzo. Woojin ha cessato di operare il 1 aprile ed ha trasferito la sua attrezzatura ed i suoi patrimoni di altre due ditte di subappalto sotto il controllo maggioritario di LaFarge Halla. Il 25 settembre, la Commissione regionale per le relazioni professionali di Gangwon ha concluso che LaFarge Halla era il vero datore di lavoro dei membri congedati del KCTF, fracassant con ciò anche il mito secondo il quale Woojin era indipendente da LaFarge, ed ha ordinato la reintegrazione da parte di LaFarge di tutti i lavoratori che avevano più di due anni d'anzianità al loro attivo, come pure il pagamento retroattivo di questi dipendenti dalla data dell'annullamento del loro contratto, cioè il 31 marzo. Di fronte al rifiuto di LaFarge Halla di rispettare l'ordine della Commissione, il 16 ottobre, la KCTF ha chiesto alla Commissione nazionale relazioni professionali di adottare le disposizioni che si imponevano. La cartella era sempre pendente alla fine dell'anno. Il 18 dicembre, la LRC regionale di Gangwon ha emesso un secondo ordine che concludeva che LaFarge Halla si era consegnato a pratiche professionali sleali ed aveva infrange gli articoli 84 e 86 del TULRAA trascurando di applicare l'ordine precedente che lo ingiungeva a reintegrare i lavoratori congédiés. La KCTF ha inoltrato reclamo presso il punto di contatto nazionale coreano (PCN) ed ha accusato LaFarge di avere violato numerose disposizioni dei principi direttivi dell'OCSE per le imprese multinazionali. La risposta del PCN lasciava enormemente desiderare poiché si limitava a contestare le interpretazioni dei principi direttivi ripetendo i carichi del datore di lavoro e rifiutando in ultima analisi di intraprendere qualsiasi nuova indagine fino al momento in cui la LRC nazionale avrebbe presentato la sua decisione.: Corea del Sud

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